GetYourGuide Original Street Food Tour

Tour street food originale GetYourGuide · Questo tour è cult

Assaporate le specialità e la storia di Roma durante un tour a piedi. Leggete il nostro resoconto dello Street Food Tour.

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Se siete interessati alla cucina romana e desiderate farvi un breve tour del centro di Roma, questo è il tour per voi. Mentre assaggiate antipasti romani e pizza, otterrete molte informazioni interessanti sulla storia e i luoghi che visitate durante il tour.

Il nostro punto d’incontro è a Campo de’ Fiori sotto la statua del filosofo ed astronomo Giordano Bruno, che su questa piazza fu bruciato sul rogo dall’Inquisizione.

GYG Street Food Tour Guide

Qui ci aspetta Francesca, la nostra guida. Ci presentiamo brevemente e parliamo dei nostri interessi. Francesca ha studiato lingue, archeologia e storia. Durante i suoi studi ha anche collaborato agli scavi del Palatino.

Ecco perché questo per noi è un tour cult: questo tour non riguarda solo la cultura gastronomica romana, ma vi darà anche un’ampia panoramica dall’antichità ai tempi moderni e vi farà conoscere alcuni angoli nascosti di Roma. Solo chi ama Roma può guidare un tour del genere!

Campo de’ Fiori

La nostra guida ci racconta molte cose interessanti su questo posto unico. La mattina c’è qui un famoso mercato. Impariamo dove trovare la più grande selezione delle spezie e dove acquistare il miglior formaggio.

Ma Campo de’ Fiori ha anche un’importante storia. Cos’è successo qui e perché la piazza è così unica a Roma?

Per digerire queste informazioni, andiamo in una vicina Norcineria. Qui troviamo prosciutti e salsicce nella tradizione di Norcia, città nelle montagne dell’Umbria. Norcia è anche nota per il tartufo. In questo antico negozio mangiamo un piccolo tagliere con un buon vino rosso e la nostra guida ci spiega le specialità. Conoscete Coppiette? Qual’è la differenza tra Pancetta e Guanciale? Conoscete il salame al tartufo?

Il Teatro di Pompeo

Ora passiamo attraverso un varco nascosto e ci troviamo su una piazza ovale. Erano lì i palchi del teatro? E che aspetto aveva il teatro allora? È interessante ed eccitante. Siamo praticamente da soli qui – fuori dai sentieri battuti. Un po’ sorprendente è che il teatro non si trova in Piazza del Teatro di Pompeo. In questi vicoli non è facile orientarsi!

Proprio dietro l’angolo si trova Roscioli, un forno storico, che per noi è uno dei posti con la migliore pizza al taglio a Roma.

Da Roscioli assaggiamo alcuni tranci di pizza con una birra bella fresca.

I Santi Biagio e Carlo presso i produttori di lavabi

Continuiamo in direzione del Ghetto e passiamo ad una chiesa piuttosto poco appariscente.

Chiesa dei Santi Biagio e Carlo

Si chiama Santi Biagio e Carlo ai Catinari. I Catinari erano i produttori di lavabi che avevano qui le loro botteghe. Sfortunatamente la chiesa non può essere visitata, dopo il terremoto del 2016.

La guida ci racconta della terza cupola più grande di Roma. Ma, dov’è? Non si vede stando di fronte alla chiesa!

GYG Street Food Tour Suppli

Prima del Ghetto giriamo e ci fermiamo per mangiare i supplì. Sono polpette di riso fritte con il cuore di mozzarella, tipicamente romane. Ho sempre pensato che il nome fosse una riduzione di “supplizio”, ma non è vero. Chiedete qual è l’origine del nome, rimarrete sorpresi!

Il Ghetto

Ora siamo già sazi, ma continuiamo verso il Ghetto. La guida ci racconta la storia del Ghetto e ordina un carciofo fritto, “Carciofo alla Giudia”, prima di proseguire per il Portico di Ottavia e il Teatro di Marcello. Ci spiega che il sottosuolo di Roma può essere paragonato ad una lasagna. Si può leggere la storia dei diversi secoli e millenni, strato dopo strato. Un esempio molto impressionante si può vedere al portico. Al teatro di Marcello vediamo esibirsi un pianista che si prepara per un concerto.

Nel frattempo, il carciofo alla giudia è pronto e facciamo una breve pausa per gustare questa specialità della cucina romano-ebraica.

Continuiamo fino alla Fontana delle Tartarughe, che fu costruita dal Bernini. Questa fontana è uno dei luoghi più fotografati di Roma.

Largo di Torre Argentina

Largo di Torre Argentina è il luogo dove fu assassinato Giulio Cesare.

Largo di Torre Argentina

Qui, Augusto costruì la più grande latrina di Roma per condannare questo luogo per sempre. Ancora oggi, il posto sembra abbandonato. Soffre del peso della storia.

Le rovine risalgono dal 4° al 2° secolo AC e ci sono poche prove che consentano conclusioni sul loro uso. Pertanto, le rovine sono denominate solo con lettere, sebbene si creda almeno da una parte, che sia un tempio della dea Fortuna. È la dea protettrice della colonia dei gatti di Torre Argentina e la sua statua si trova nel Museo della Centrale Montemartini.

Piazza della Minerva e Pantheon

Roma è piena di chiese dedicate a Maria. La chiesa in questa piazza si chiama Maria sopra Minerva. Il nome consente conclusioni sull’uso precedente del luogo.

Piazza della Minerva

Sulla piazza si trova un elefante scolpito dal Bernini che porta un obelisco egizio. Del Bernini si dice che nella costruzione dei suoi monumenti ha adoperate alcune raffinate sottigliezze, come anche nel caso della Fontana dei quattro fiumi di Piazza Navona. Fatevi raccontare la storia dalla vostra guida.

Continuiamo verso il Pantheon, che è già chiuso a quest’ora. La cupola del Pantheon ha il diametro maggiore di tutte le cupole di Roma.

Ci incamminiamo verso la fine del nostro tour e passiamo due colonne che sono un residuo delle terme di Nerone.

La nostra destinazione è ora il “Punto Gelato”, una gelateria, che consideriamo tra le migliori gelaterie di Roma. Qui ognuno troverà il suo gelato preferito, che si tratti di pistacchio, gelato alla frutta o gelato alla crema. Il sudtirolese Günther Rohregger ha portata dalla sua patria la specialità “Pino mugo”, che ci ha lasciato un’impressione speciale.

Ringraziamo la nostra guida Francesca, che ci ha accompagnato con entusiasmo e exptertise. Sebbene conosciamo Roma da tanto tempo, in questo tour abbiamo imparato molte cose nuove e Francesca è stata in grado di rispondere a tutte le nostre domande.

Tutte le foto © Zhanna Stankovych

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